Il Messaggero d’Allah disse: «Ho lasciato tra voi ciň cui attenervi per non traviarvi dopo di me, due preziose cose, di cui l’una č maggiore dell’altra: il Libro di Dio, corda distesa dal cielo alla terra, e i Miei Parenti, la Gente della Mia Casa. Sappiate che queste due cose non si separeranno mai tra loro, finché non mi raggiungeranno allo Stagno [di Kawthar]»
Il Nahju-l-balagah č una raccolta di tradizioni (sermoni, lettere e sentenze) del Principe dei Credenti, Alí Ben Abitŕlib (A). Parlare di questa straordinaria opera non č cosa semplice: nessuno di noi č in grado di conoscere profondamente la persona che ci ha lasciato in ereditŕ le sublimi parole contenute in questi hadith, di venire a conoscenza delle sue eccelse virtú.
Alí (A), dopo il santo profeta dell’Islam, č la migliore creatura di Dio. A tal proposito, Ibni Abbŕs dice: “Se tutti gli alberi fossero penne e i mari inchiostro, se i ginn contassero e gli uomini scrivessero, non riuscirebbero lo stesso a scrivere le virtú di Alí Ibni Abitŕlib (A)”[1]
L’allŕmah Muhammad Taqí Ja´farí, nella prefazione dell’opera ‘Traduzione e Commento del Nahju-l-balagah’, afferma: “Non v’č alcun dubbio che noi non siamo in grado di conoscere la personalitŕ di Alí Ibni Abitŕlib (A), non possiamo illustrarla come facciamo con quelle degli altri personaggi della storia, e non abbiamo il diritto di considerare il Nahju-l-balagah come un’opera lasciata da un semplice personaggio della storia. In effetti, abbiamo a che fare con un uomo che mira a un eccelso obiettivo nella vita, con una guida assolutamente giusta e retta. Parliamo di una persona che conosce perfettamente l’essere umano e l’universo. Č impossibile esprimere e interpretare attraverso i soliti concetti, gli abituali valori i meriti di Alí (A): la sua stretta relazione con le supreme origini del creato, il suo straordinario realismo, il suo diretto rapporto con il Signore Eccelso, il suo timor di Dio, le sue somme virtú, la sua esemplare sinceritŕ, la sua grande rettitudine, il suo retto pensiero, la sua infinita devozione. In effetti, per coloro che conducono una vita puramente materiale, le diverse componenti della personalitŕ di Alí (A), le sue virtú e le sue profonde parole, non sono altro che chimere”[2]
Tuttavia, per gli uomini assetati di veritŕ non č cosa difficile venire a conoscenza di una piccola parte della personalitŕ di questo infinito oceano di sapienza e di virtú, e del significato delle sue sublimi parole. Chiunque infatti abbia una minima conoscenza della personalitŕ del santo Alí (A), della sua benedetta vita, delle sue sublimi e illuminanti parole e del suo retto pensiero, sa bene che egli č un uomo superiore, č, dopo il santo profeta dell’Islam, il sommo segno di Dio, č l’uomo perfetto; sa che il Nahju-l-balagah č un immenso oceano di sapienza, un prezioso tesoro di scienza e di virtú, un meraviglioso giardino di fiori – il cui profumo inebria le anime degli amanti della veritŕ – una inesauribile fonte di sapere e, insomma, dopo il sacro Corano e le preziose tradizioni del sommo Profeta, il miglior punto di riferimento per tutti gli uomini che amano raggiungere la salvezza e la beatitudine.
Senza dubbio, chiunque decida di compiere una simile impresa, deve sopportare grandi fatiche, consacrare una grande parte del proprio tempo allo studio e alla ricerca. Tuttavia il nostro scopo, in questo breve trattato, č solo quello di dare una breve spiegazione delle principali questioni riguardanti la straordinaria personalitŕ di questo santo Imam e i salvanti princípi contenuti nel Nahju-l-balagah. A tale scopo, citeremo le parole di alcuni dei grandi sapienti sciiti e di studiosi che hanno consacrato una grande parte della loro vita allo studio delle tradizioni di questa preziosa opera.
[1] Yunabi´u-l-mawaddah (di Sulaiman Ibni Ibrŕhim Al-qanduziyy Al-hanafiyy): vol. I, pag. 364, cap. 40, hadith n. 5.
[2] Traduzione e Commento del Nahju-l-balagah: vol. 1, pag. 3.